Ottieni il tuo rimborso della cessione del quinto.

Se hai ricevuto una telefonata dalla finanziaria per rinnovare la cessione del quinto o se hai estinto anticipatamente il finanziamento è probabile che tu abbia diritto ad essere rimborsato.

Che cos'è la cessione del quinto?

La cessione del quinto è uno dei finanziamenti più utilizzati in Italia e comporta l’addebito ogni mese di rate di finanziamento non superiori ad 1/5 dello stipendio o della pensione.

In cosa consiste il rimborso della cessione del quinto?

Dall’ultima relazione annuale dell’Arbitro Bancario Finanziario della Banca D’Italia emerge che le vicende più trattate (con oltre 10.000 ricorsi) riguardano appunto la mancata restituzione delle commissioni bancarie a seguito di estinzione anticipata e/o rinegoziazione della cessione del quinto (dello stipendio o della pensione).

Quando viene concesso un finanziamento con cessione del quinto – ad esempio di 40.000 euro – usualmente si suddividono così questi 40.000 euro:

  • 26.000 euro per il capitale che ti viene effettivamente erogato;
  • 14.000 euro per Commissioni Bancarie ed interessi;

 

Pertanto, fin tanto che il finanziamento sarà in corso, dovrai pagare le commissioni bancarie e gli interessi come concordati, ma una volta rinnovato o estinto il finanziamento le commissioni e gli interessi dovranno essere ridotti e restituiti in base alla minore durata del finanziamento (anche perché la Finanziaria non svolgerà ulteriore attività).

Tuttavia, nella quasi totalità dei casi, contrariamente a quanto statuito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, non vengono restituiti tutti gli importi, ma solo una parte.

Casi di studio

Il caso di Fabrizio

In circa 30 giorni il cliente riceveva una prima proposta, poi migliorata a seguito di trattativa e definita in € 1.673,01, senza neanche dover andare in giudizio.

Il caso di Mara

A seguito di reclamo, seguito dal riscontro negativo della Finanziaria, si presentava ricorso presso l’Arbitro Bancario Finanziario di BankItalia (ABF).

In appena 7 mesi, durante il mese di maggio 2020, l’ABF dichiarava il diritto alla restituzione di € 2.668,72 (di cui 1.462,96 a titolo di interessi ingiustamente addebitati).

Il caso di Laura

In 30 giorni si riceveva una proposta di € 1.423,81, accettata subito dalla cliente e senza neanche dover andare in giudizio.

Recensioni

Perché scegliere lo studio legale per ottenere il rimborso?

Il metodo utilizzato per il recupero delle commissioni

01

Fase 1

Si predispone un reclamo con diffida e messa in mora inviata per P.E.C. (posta elettronica certificata) alla Finanziaria a cui si richiede il rimborso, unitamente alla documentazione relativa al finanziamento.

In diversi casi, la Banca per evitare il contenzioso presenta autonomamente una offerta conciliativa.

A seguito di comunicazione positiva della finanziaria, al cliente basterà firmare per accettazione, così che intervenga il rimborso.

02

Fase 2

Nel diverso caso in cui la Banca non intenda rispondere positivamente al reclamo o il cliente non intenda accettare l’offerta conciliativa, si provvederà ad avviare il ricorso formale dinanzi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) istituito presso la Banca d’Italia.

L’ABF ha il vantaggio di permettere di arrivare ad una pronuncia in tempi contenuti rispetto alla media dei giudizi ordinari.

In caso di pronuncia positiva, la Banca usualmente effettua il pagamento entro trenta giorni.

03

Fase 3 (eventuale)

Se la Banca non intenda adempiere alla decisione, la risposta sarà pubblicata sul sito internet dell’Arbitro Bancario Finanziario della Banca d’Italia e si potrà:

  • – Presentare istanza di mediazione e/o azione presso il Tribunale competente;
  • – Allegare in atti la decisione dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) di accoglimento della domanda.
  • – Richiedere in sede giudiziale, oltre al rimborso delle commissioni addebitate, il risarcimento per responsabilità aggravata.

FAQ

I lavoratori dipendenti ed i pensionati che abbiano estinto anticipatamente il finanziamento o l’abbiano rinegoziato negli ultimi 10 anni.

La Banca o la Finanziaria in caso di rinnovo o estinzione anticipata del finanziamento deve restituirti gli interessi, i premi assicurativi e le commissioni bancarie in misura proporzionata al minor periodo in cui non hai più usufruito del finanziamento.

Dipende da finanziamento a finanziamento, tuttavia mediamente i rimborsi si attestano in media tra i 1.000 € ed i € 5.000.

Nel caso in cui tu invece non ne sia in possesso, ci basta il nome della Banca/Finanziaria e la documentazione la chiediamo noi, tramite accesso agli atti.
E se non ricordi la finanziaria, basterà dirci indicarci il nome del tuo datore di lavoro.
Se invece sei in possesso di documenti, ti basterà inoltrare:

  • 1. il contratto di finanziamento;
  • 2. Il conteggio estintivo (usualmente inviato dalla Banca tramite email);
  • 3. Documento d’identità ed il codice fiscale.

Il recupero delle somme si svolge in due fasi:
Fase 1: Si predispone un reclamo con diffida e messa in mora inviata per P.E.C. (posta elettronica certificata) alla Finanziaria/Banca a cui si richiede il rimborso.
Si è verificato, in diversi casi, che la finanziaria abbia immediatamente inviato una proposta di pagamento immediato a titolo di transazione.

Fase 2: Nel diverso caso in cui il reclamo non venga accolto (in tutto od in parte), si provvederà ad avviare il ricorso formale dinanzi all’Arbitro Bancario Finanziario.

Ti verrà riconosciuto il diritto alla restituzione dei costi e delle commissioni ingiustamente addebitate.
Non ci sono rischi di condanna alle spese e verificheremo la pratica prima di iniziare, senza impegno.
Le restituzioni si attestano in misura variabile da circa € 1.000 a circa € 5.000.
I tempi di rimborso variano da circa 30-60 giorni a circa un otto-sedici mesi.

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