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Su Repubblica si parla della decisione della Cassazione che nega l’indennizzo Inail ai lavoratori che si fanno male in pausa caffè.
In breve: Nel presente articolo si parlerà della recente decisione della Cassazione di non riconoscere l’indennizzo Inail ad un’impiegata che si era rotta il polso durante una pausa caffè.
Punti salienti
I Giudici della Cassazione hanno accolto il ricorso dell’Inail contro l’indennizzo che era stato concesso a favore di un’impiegata che si era rotta il polso cadendo, mentre andava a prendere il caffè.
La decisione arriva a conclusione di un giudizio durato circa 11 anni.
Non essendoci un punto di ristoro nel luogo di lavoro, l’impiegata era stata autorizzata dal proprio capo ad uscire per prendere il caffè. Tuttavia, nonostante l’autorizzazione concessa dal superiore, secondo la Cassazione andare a prendere un caffè non può considerarsi una necessità impellente, ma una libera scelta della dipendente.
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Secondo la decisione della Cassazione nell’andare al bar ci si espone volontariamente a rischi dipendenti da una scelta arbitraria.
La scelta arbitraria consisterebbe nel “soddisfare esigenze personali”, creando ed affrontando volutamente una situazione diversa da quella inerente all’attività lavorativa.
Pertanto, secondo la Suprema Corte, è da escludere la indennizzabilità dell’incidente subito dalla lavoratrice durante la pausa al di fuori dell’ufficio e lungo il percorso seguito per andare al bar a prendere un caffè, dato che allontanandosi dall’ufficio per raggiungere un vicino pubblico esercizio, si è
volontariamente esposta ad un rischio non necessariamente connesso all’attività lavorativa per il soddisfacimento di un bisogno certamente procrastinabile e non impellente.
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Nota bene
Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale.
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.
Photo by pariwat pannium on Unsplash
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