Centri Estivi e Disabilità: un diritto di tutti!

I luoghi ricreativi sono importanti per divertirsi, fare nuove amicizia e socializzare. Per questo i centri estivi devono accogliere le persone con disabilità. I centri estivi devono essere un diritto per tutti.

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I centri estivi devono essere un diritto per tutti.

Tuttavia, capita sempre più spesso di dover leggere di centri estivi che limitano l’accesso ai bambini o ai ragazzi con disabilità.

Indice

I fatti di cronaca riguardanti i centri estivi

In diversi articoli viene riportata la prassi di alcuni centri estivi di creare classi “speciali” con soli bambini con disabilità oppure di chiedere ai genitori di pagare un supplemento non dovuto.

Una tale pratica comporta il mancato rispetto dei diritti delle persone con disabilità, dato che i centri estivi sono tenuti a promuovere l’inclusione.

Ti consigliamo anche la lettura del nostro precedente articolo quali sono i diritti dei disabili in Italia.

Se vedi situazioni ingiuste come queste è importante segnalarle.

Normativa Nazionale in Materia di Disabilità

Seppur non ci sia una norma unitaria che regoli in modo specifico il tema dei centri estivi, il diritto dei minori con disabilità alla partecipazione nei centri estivi è desumibile dai principi internazionali e costituzionali.

La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità è una parte integrante del nostro ordinamento giuridico, confermata dalla Legge 18/2009.

L’articolo 30 di questa Convenzione sottolinea l’importanza della partecipazione dei minori con disabilità in attività ludiche, ricreative, sportive e culturali, garantendo l’accesso ai luoghi e ai servizi ad essi connessi.

La Legge 104/1992 è un’altra fonte rilevante, fornendo un quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità. Questa legge stabilisce misure per l’inclusione in vari settori, dalla scuola al lavoro. L’articolo 8 elenca interventi per l’integrazione sociale, inclusi adattamenti nelle strutture educative, sportive e sociali, oltre all’organizzazione di attività extracurriculari.

Il principio di uguaglianza, l’inclusione e il divieto di discriminazione sono ancorati nella Costituzione. La normativa antidiscriminatoria, in particolare l’articolo 2 comma 2 della Legge 67/2006, vieta la discriminazione diretta basata sulla disabilità.

Criticità nell’inclusione di Bambini e Ragazzi con Disabilità

Nonostante le citate fonti, emergono sfide nell’inclusione di bambini e ragazzi con disabilità nei centri estivi. Ad esempio, si verificano casi di:

  1. Esclusione: alcuni centri impediscono l’iscrizione di bambini con disabilità, citando mancanza di risorse o personale specializzato.
  2. Costi Elevati: a volte vengono richieste tariffe superiori per coprire “bisogni assistenziali”.
  3. Frequenza Ridotta: le famiglie possono essere limitate nella frequenza, sempre basata sui “bisogni assistenziali”.
  4. Assistenza Aggiuntiva: alcuni centri accettano i bambini con disabilità, ma richiedono alle famiglie di assumere un assistente a proprie spese.

Inclusione per i Bambini e Ragazzi con Disabilità nei Centri Estivi

Come affrontare queste sfide? È importante comprendere che i centri estivi, se coinvolti con il comune, sono obbligati a fornire supporto. In mancanza di norme specifiche, i citati principi di inclusione e vanno richiamati.

Se il comune è coinvolto, deve garantire educatori o assistenti per i bambini con disabilità, anche se il centro è privato. L’uso della normativa antidiscriminatoria può essere utile. La progettazione di centri senza considerare l’inclusione costituisce discriminazione.

Suggerimenti per Tutelarsi

In caso di esclusione, rivolgetevi al Comune o al Municipio, inviando una P.E.C. in cui descrivete la discriminazione subita. Le comunicazioni con il centro estivo dovranno essere documentate per iscritto.

In questi casi si conferma molto utile anche interessare le associazioni di persone con disabilità e degli avvocati che possano offrire assistenza legale specializzata in materia.

In conclusione, la normativa nazionale impone l’inclusione di bambini e ragazzi con disabilità nei centri estivi. Le sfide vanno affrontate con una comprensione dei diritti e dei principi di inclusione.

Ricordiamo sempre che tutti hanno il diritto di divertirsi, imparare e socializzare senza discriminazioni.

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Nota bene

Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale. 

Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una consulenza.

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