L’Indennità di Accompagnamento è Retroattiva?

L’indennità di accompagnamento è un sostegno fondamentale per chi ne ha diritto. Purtroppo però spesso il percorso amministrativo per richiederla è lungo. In questo articolo ti spiegheremo che non devi scoraggiarti perché l’indennità di accompagnamento è retroattiva.

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Indice

1. Introduzione

L’indennità di accompagnamento è un sostegno economico fondamentale per le persone non autosufficienti, per questo è importante sapere se è retroattiva o meno. Tuttavia troppo spesso la nostra complessa burocrazia allunga i tempi di definizione del procedimento amministrativo che ne comporta il riconoscimento. Per questo devi sapere che l’indennità di accompagnamento è un beneficio retroattivo.

2. Cos’è l’Indennità di Accompagnamento?

L’Indennità di accompagnamento è un beneficio economico erogato dall’INPS alle persone o che non sono in grado di deambulare autonomamente senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o che non sono in grado di attendere agli atti quotidiani della vita. Pertanto è uno strumento economico pensato per migliorare la qualità della vita di quei soggetti che hanno gravi limitazioni nella vita quotidiana.

3. Il Percorso Amministrativo.

L’iter amministrativo per richiedere l’indennità di accompagnamento si compone di 4 fasi. La legge e le circolari emanate dall’Inps prevedono che la durata massima del procedimento non possa superare i 4 mesi. Tuttavia spesso questo termine non viene rispettato e chi ha presentato la domanda per l’indennità di accompagnamento si chiede se saranno mensilità perse oppure no. Vediamo prima quali sono e in cosa consistono le fasi del procedimento.

3.1 Le fasi del procedimento amministrativo.

Presentazione della domanda: l’interessato può presentare la domanda amministrativa esclusivamente telematicamente sul portale Inps. Può farlo attraverso le associazioni di categoria, i patronati, liberi professionisti oppure autonomamente tramite accesso al sito dell’Inps con lo SPID o le credenziali della carta di identità elettronica.

– Convocazione ed espletamento della visita medico legale: entro 120 giorni dalla data di presentazione della domanda, 15 giorni in caso di malati oncologici, l’Inps provvede a convocare l’interessato alla visita medica oppure chiede l’inoltro della documentazione medica via mail.

– Trasmissione del verbale sanitario contenete l’esito della visita medica.

Liquidazione della prestazione: l’interessato provvede alla compilazione di modulistica fornita dall’Inps indicando i dati anagrafici, reddituali e bancari.

Talvolta però il procedimento amministrativo può essere ostacolato e complicato dalla burocrazia e questo può allungare i tempi di definizione vedendo allontanarsi il traguardo. Per un approfondimento ti invitiamo a leggere il nostro articolo.

Questo però non deve scoraggiarti. Devi sapere infatti che il tempo che passa non farà diminuire quello che ti spetta perché l’indennità di accompagnamento è retroattiva. Vediamo come.

4. Retroattività dell’Indennità di Accompagnamento

L’indennità di accompagnamento viene corrisposta per 12 mensilità a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle commissioni sanitarie nel verbale di riconoscimento dell’invalidità civile. Il pagamento dell’indennità viene sospeso in caso di ricovero a totale carico dello Stato per un periodo superiore a 29 giorni.

Per il 2023 l’importo dell’indennità è di 527,16 euro.

Facciamo un esempio pratico:

Se ho presentato la domanda il 15 febbraio 2023, ipotizzando di espletare la visita per il mese di settembre 2023 e di ottenere l’indennità di accompagnamento, l’Inps verserà la prestazione calcolandone l’importo dal 01 marzo 2023.

5. Conclusione

Non farti spaventare dalle lungaggini amministrative, se ti spetta l’indennità di accompagnamento ti verrà pagata dal mese successivo a quello in cui hai presentato la domanda e non perderai le mensilità dei tempi di attesa.

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