Indennità di accompagnamento raddoppia?

L’indennità di accompagnamento raddoppia? Certamente no, non raddoppia. E’ stata approvata per il biennio 2025/2026 una nuova prestazione unica universale destinata ad integrare l’indennità di accompagnamento per garantire un maggior sostegno economico alle persone anziane non autosufficienti

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Indice


Introduzione

L’indennità di accompagnamento raddoppia? Certamente no, non raddoppia. Piuttosto è stata approvata in via sperimentale per il biennio 2025/2026 una nuova prestazione unica universale destinata ad integrare l’indennità di accompagnamento per garantire un maggior sostegno economico alle persone anziane non autosufficienti

La nuova prestazione unica universale.

La nuova prestazione unica universale destinata agli over 80 a bassissimo reddito e con bisogno assistenziale gravissimo si compone di una quota fissa, ovvero dell’attuale importo dell’indennità di accompagnamento, nel 2024 pari ad € 531,76 euro mensili e da una quota integrativa ovvero l’assegno di assistenza dell’importo di circa € 850 euro mensili. L’assegno di assistenza dal valore di 850 euro si cumula così con l’indennità di accompagnamento da 531,76 euro per un totale di circa 1.380 euro al mese. Pertanto l’indennità di accompagnamento non raddoppia.

Requisiti per ottenerla

Per accedere a questa nuova prestazione, è necessario soddisfare determinati requisiti. Vediamo insieme quali sono:

  • Avere almeno 80 anni di età;
  • Essere titolare dell’indennità di accompagnamento;
  • Possedere un ISEE inferiore a € 6.000.

Per approfondimenti ti invitiamo a leggere la notizia sul Sole 24 Ore.

Come utilizzare l’Assegno di Assistenza

L’assegno di assistenza rappresenta un’opportunità cruciale per garantire il benessere delle persone anziane non autosufficienti. Questo assegno deve essere utilizzato però necessariamente per coprire i costi legati all’assistenza domestica o residenziale. Nel secondo caso, l’assegno viene versato direttamente alla struttura ospitante. Se l’assegno mensile non viene utilizzato per gli scopi previsti, l’INPS procederà alla revoca e il beneficiario sarà tenuto alla restituzione. È quindi fondamentale utilizzare l’assegno in modo responsabile e conforme alle direttive stabilite.

Conclusioni

In conclusione, la nuova prestazione unica universale mira a tutelare le persone anziani più fragili con l’ottica di  rafforzare un sostegno economico garantito dall’indennità di accompagnamento che in situazioni di gravissimo bisogno assistenziale può non bastare.

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