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Ogni anno l’Inps provvede all’adeguamento dei trattamenti assistenziali erogati in favore degli invalidi civili.
In breve: in questo articolo parliamo dell’incremento dell’indennità di accompagnamento.
L’importo dell’indennità di accompagnamento per il 2023.
L’importo dell’indennità di accompagnamento nel 2023 sale ad € 527,16. Vediamo come e quando viene erogata questa prestazione.
Punti Salienti
L’art. 1 della legge 18/1980 che disciplina l’indennità di accompagnamento stabilisce che ha diritto all’indennità di accompagnamento chi non è in grado di deambulare autonomamente o senza l’aiuto permanente di un accompagnatore, oppure chi non è in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
Queste due condizioni possono avverarsi contemporaneamente oppure alternativamente e danno diritto al riconoscimento di questa indennità che il nostro ordinamento prevede per tutelare quei soggetti che non sono in grado di autodeterminarsi.
E’ l’Inps a stabilire se un soggetto si trova nelle condizioni previste dalla legge per avere diritto all’indennità di accompagnamento.
Il richiedente deve prima recarsi dal proprio medico di fiducia oppure da un medico certificatore che inoltrerà all’istituto il certificato medico telematico e rilascerà una copia dell’attestato di trasmissione.
Con questo documento il richiedente potrà fare la domanda amministrativa, a seguito della quale l’Inps procederà alla convocazione della visita medico legale oppure al solo esame della documentazione medica, ove richiesto espressamente dall’istante.
Successivamente verrà trasmesso il verbale sanitario che riconoscerà l’indennità di accompagnamento oppure no.
Ti ricordiamo che in questo secondo caso puoi impugnare il verbale entro il termine di 6 mesi dal ricevimento.
Una volta riconosciuta la prestazione l’istante dovrà compilare un modello denominato AP 70 in cui verranno indicate le coordinate bancarie al fine di consentire all’Inps la liquidazione della prestazione.
L’indennità di accompagnamento nel 2023 è stata aumentata da € 524 ad € 527,16.
L’aumento decorre dal 1 gennaio 2023.
La prestazione viene erogata mensilmente dall’Inps per 12 mensilità.
Ricordiamo che l’indennità non è soggetta a limiti di reddito, ma non viene erogata nel caso in cui il soggetto sia ricoverato presso enti o strutture a carico dello Stato.
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Nota bene
Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale.
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.
Foto di Edward Howell su Unsplash
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