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Se hai fatto la domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile o dell’indennità di accompagnamento, ma l’INPS non ti chiama per la visita medica, sappi che non devi aspettare indefinitamente.
La legge n. 533 del 1973 stabilisce che, trascorsi 120 giorni dalla presentazione della domanda amministrativa senza una risposta da parte dell’INPS, la domanda si intende respinta. Ma cosa puoi fare in questa situazione?
In questo articolo ti illustreremo le opzioni a tua disposizione e come puoi garantire il tuo diritto all’accertamento dell’invalidità civile, senza perdere tempo in lungaggini amministrative.
L’invalidità civile e l’indennità di accompagnamento sono sostegni economici fondamentali per coloro che, a causa di una disabilità, hanno una significativa riduzione della capacità di lavoro oppure non sono autosufficienti. Vale lo stesso per le persone che sono in attesa del riconoscimento dello stato di handicap. Questo riconoscimento è essenziale per garantire una migliore qualità di vita e affrontare le spese quotidiane.
Proprio per tale motivo è impensabile che spesso trascorrano tempi biblici tra la data di presentazione della domanda amministrativa e la visita. Ancor più inconcepibile è che dopo la domanda non si venga proprio convocati.
La legge 533 del 1973 stabilisce un limite di tempo per la risposta da parte dell’INPS.
Sarà il giudice ad incaricare un medico denominato CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) che si occuperà dell’accertamento della tua invalidità, sottraendo questo giudizio all’INPS inadempiente.
Questo è un passo importante che ti consente di garantire il riconoscimento dell’invalidità civile senza perdite di tempo in procedimenti burocratici inutili. Per un approfondimento ti invitiamo a leggere il nostro articolo Invalidità civile e handicap: se l’Inps non mi convoca alla visita.
Una volta depositato il ricorso, il giudice nominerà un medico denominato CTU, consulente tecnico d’ufficio, che svolgerà un ruolo cruciale in questo processo.
Il CTU è un medico terzo, ossia un medico ausiliario del Giudice, indipendente dall’INPS, condurrà una valutazione accurata della tua situazione medica e dell’invalidità dichiarata. Questo passo è fondamentale per garantire che la tua richiesta sia valutata con imparzialità.
Nel caso in cui invece l’indennità di accompagnamento sia riconosciuta dopo aver fatto una causa contro l’INPS, eseguiti tutti gli adempimenti di cui è onerato il richiedente, l’INPS ha circa 120 giorni di tempo per pagare la prestazione.
Una volta definito il giudizio si provvede alla notifica del decreto di omologa, ossia il provvedimento del Giudice, all’INPS e a trasmettere il modello AP 70 indicante i dati su cui il beneficiario desidera ricevere la prestazione.
Da tale momento l’Istituto ha 120 giorni di tempo per effettuare il pagamento. Ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento.
L’invalidità civile è un diritto fondamentale per coloro che ne hanno bisogno. Non aspettare indefinitamente se l’INPS non ti ha convocato alla visita. Segui il nostro consiglio e fai valere i tuoi diritti con determinazione. Garantisci il riconoscimento dell’invalidità civile e la stabilità economica di cui hai bisogno.
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