Rimborso Cessione del Quinto. La guida.

Come ottenere il rimborso della Cessione del Quinto? La guida completa, i tempi, i costi, vantaggi e svantaggi.
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Hai stipulato un finanziamento con Cessione del Quinto e ti stai chiedendo se la finanziaria ti abbia addebitato commissioni non dovute?

Prima di illustrarti nel dettaglio che cosa bisogna fare, devi tenere conto di una cosa importante. Per ottenere la restituzione, la Cessione del Quinto deve essere stata estinta o rinnovata da meno di dieci anni.

Pertanto, è possibile analizzare anche i contratti stipulati da oltre un decennio, ma

l’importante è che siano stati estinti e/o rinnovati da meno di dieci anni.

Ad ogni modo, se non trovi più il contratto, non preoccuparti! Anche in questo caso hai diritto di richiederne copia alla finanziaria con una semplice lettera.

Se sei quindi intenzionato a verificare cosa bisogna fare per poter recuperare le spese di commissioni bancarie non dovute, ti suggerisco di metterti comodo e di concentrarti sulla lettura di questa breve guida.

Sono sicuro che alla fine vorrai anche tu chiedere indietro quanto illegittimamente trattenuto dalla Finanziaria. Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.

Indice

Che cos’è il rimborso della Cessione del Quinto?

La Cessione del Quinto è un finanziamento previsto appositamente per i lavoratori dipendenti e i pensionati con rimborso a rate mediante trattenuta in busta paga o sulla pensione.

Si chiama Cessione del Quinto poiché la rata non può essere superiore ad un quinto del tuo stipendio o della tua pensione.

Tale rata mensile è costituita in parte dal rimborso del prestito erogato ed in parte dalle commissioni bancarie.

Al pari di come può avvenire con un contratto di assicurazione interrotto in anticipo, se estingui anticipatamente o rinnovi la Cessione del Quinto, la Finanziaria deve restituirti il costo del finanziamento in misura proporzionata alla minore durata del contratto, come confermato dalla giurisprudenza dell’Arbitro Bancario Finanziario.

Ad esempio, se il termine di conclusione del finanziamento era previsto a gennaio 2022 ed hai deciso di estinguere a gennaio 2020, la finanziaria dovrà restituirti quanto hai pagato a titolo di interessi e commissioni bancarie per il periodo dal gennaio 2020 al gennaio 2022.

Tuttavia, molto spesso il lavoratore o il pensionato non viene adeguatamente informato e non sa che la finanziaria è tenuta a rimborsare specifici costi che quest’ultimo ha pagato anticipatamente per tutto il periodo stabilito nel contratto.

Pertanto, devi sapere che se sei un lavoratore dipendente o un pensionato e hai estinto anticipatamente o rinnovato prima della scadenza naturale tale finanziamento, è molto probabile che tu abbia diritto ad un rimborso.

Chi può chiedere il rimborso della Cessione del Quinto?

I lavoratori dipendenti e i pensionati che abbiano estinto anticipatamente il finanziamento o l’abbiano rinegoziato.

A quanto ammonta il rimborso?

Dipende da finanziamento a finanziamento, tuttavia mediamente i rimborsi si attestano in circa 1.500 euro, ma in diversi casi si sono recuperate anche somme pari ad oltre 7.000 euro.

Qual è la documentazione necessaria?

Per chiedere il rimborso della Cessione del Quinto avrai bisogno di:

1. il contratto di finanziamento;

2. il piano di liquidazione a seguito di estinzione anticipata, usualmente rilasciato e/o inviato al consumatore all’atto dell’estinzione/rinegoziazione anticipata;

3. Documento d’identità e codice fiscale.

In ogni caso, qualora tu ne sia sprovvisto, si occuperà lo Studio di presentare la richiesta di inoltro di tale documentazione alla finanziaria.

Segnala il Tuo caso per partecipare alla campagna di rimborsi.

Quali sono i rischi di richiedere il rimborso della Cessione del Quinto?

Come noto, promuovere un giudizio nei confronti di una finanziaria comporta dei rischi in termini di possibili condanne alle spese legali e di lungaggini connesse ai tempi del processo.

Tuttavia, la Banca d’Italia ha istituito appositamente per queste richieste l’Arbitro Bancario Finanziario, che rappresenta un’opportunità di tutela più semplice, rapida ed economica rispetto a quella offerta dal giudice ordinario per veder restituito quanto ingiustamente trattenuto dalla banca.

Come si chiede il rimborso della Cessione del Quinto?

Il recupero delle somme si svolge in due fasi:

Fase 1: Si predispone un reclamo con diffida e messa in mora inviata per P.E.C. (posta elettronica certificata) alla Finanziaria/Banca a cui si richiede il rimborso.

La finanziaria o la Banca dovranno rispondere entro 60 giorni. In diversi casi, la finanziaria per evitare il contenzioso ha pagato immediatamente.

A seguito di comunicazione positiva della finanziaria, al cliente basterà firmare per accettazione, così che venga inviato l’assegno per il rimborso.

Fase 2: Nel diverso caso in cui il reclamo non venga accolto (in tutto o in parte) si provvederà ad avviare il ricorso formale dinanzi all’Arbitro Bancario Finanziario che darà esito sull’eventuale rimborso in circa otto-sedici mesi.

I vantaggi di richiedere il rimborso della Cessione del Quinto

  • Le restituzioni si attestano in misura media di circa 1.500 euro e in alcuni casi si arriva anche ad oltre 7.000 euro.
  • I tempi di rimborso variano in circa 30-60 giorni a circa un otto-dodici mesi, salvo che la finanziaria non intenda rendersi inadempiente. In tal caso, i tempi potrebbero aumentare, ma la finanziaria dovrà rimborsare in caso di condanna anche le spese legali.
  • In caso di esito negativo in sede di Arbitro Bancario Finanziario non dovrai versare alcuna ulteriore somma a titolo di spese legali.
  • Ti verrà fornito un documento scritto a conferma di quanto detto e riceverai sempre un aggiornamento periodico sullo stato della pratica.

Segnala ora il Tuo caso per partecipare alla campagna di rimborsi.

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Avvertenze

Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale. Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale. 

Photo by Brooke Cagle on Unsplash

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