Rimborso della cessione del quinto
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Punti Salienti
La cessione del quinto dello stipendio è una forma di credito che consente ai dipendenti di ottenere un finanziamento utilizzando come garanzia una quota pari al 20% dello stipendio mensile. Questa forma di credito è particolarmente conveniente per i dipendenti privati e statali, poiché garantisce loro la possibilità di accedere a finanziamenti anche in caso di reddito non sufficiente per far fronte alle esigenze di finanziamento.
Tuttavia, in caso di dimissioni, molti si chiedono se la cessione del quinto continuerà ad essere applicata al trattamento di fine rapporto (TFR) e se questo verrà trattenuto per intero.
La risposta è che la cessione del quinto continuerà ad essere applicata al TFR, poiché si tratta di una forma di credito garantita tanto dallo stipendio quanto dal TFR. Tuttavia, per il TFR non si applica il limite del 20% (1/5).
Conferma della possibilità della finanziaria di aggredire l’intero TFR ci perviene dalla Cassazione che ha recentemente confermato che, in caso di cessione del quinto, sul TFR dei lavoratori pubblici e privati non si applica il limite del quinto (Cass. civ., Sez. lavoro, Sentenza, 17/02/2020, n. 3913).
Tuttavia, anche in queste ipotesi è prevista la possibilità di recuperare parte del TFR, come confermato dalla recente Decisione n. 14090 dell’11 agosto 2020 dell’Arbitro Bancario Finanziario di Banca d’Italia.
Per quanto riguarda il recupero del TFR, se si è rinnovata e/o estinta anticipatamente una cessione del quinto sottoscritta tra il 2011 ed il 2021 è altamente probabile che tu possa recuperare molte delle spese e degli addebiti applicati dalla finanziaria.
Come già approfondito in questo articolo “Cessione del quinto e TFR. Può la finanziaria superare il limite di 1/5?”, va ricordato che in favore dei lavoratori e dei pensionati è prevista la possibilità di recuperare parte del TFR anche se il versamento è stato effettuato direttamente dal datore di lavoro.
Secondo la Decisione n. 14090 dell’11 agosto 2020 dell’Arbitro Bancario Finanziario della Banca d’Italia, anche qualora sia il Datore di lavoro a saldare l’intero finanziamento, tramite il versamento del TFR in favore della finanziaria, il lavoratore ha sempre diritto di chiedere la restituzione di tutte le commissioni applicate dalla Finanziaria qualora addebitate in eccesso.
Pertanto, prima di rassegnare le dimissioni si consiglia di valutare attentamente le previsioni contrattuali previste nel contratto di finanziamento, soprattutto se si vuole evitare di perdere una quota significativa del TFR.
Inoltre, è importante valutare con l’aiuto di professionisti specializzati la possibilità di richiedere il rimborso di tutte le commissioni residue applicate sul proprio finanziamento di cessione del quinto.
In generale, come recentemente confermato anche dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 263 del 2022, tutti i lavoratori ed i pensionati che hanno sottoscritto tra il 2011 ed il 2021 una cessione del quinto e l’hanno rinnovata o estinta anticipatamente avranno diritto al rimborso di tutte le commissioni residue.
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Nota bene
Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale.
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.
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