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Home Dizionario lavoro

Condanna al food delivery, CCNL non valido

Antonio Rosetta by Antonio Rosetta
Ottobre 13, 2021
in Dizionario lavoro
Reading Time: 5 mins read
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CCNL food delivery

Il Tribunale di Bologna condanna un importante operatore di food delivery per aver applicato un CCNL rider non valido.

La condanna riporta di una condotta antisindacale, data dall’aver allontanato i rider non intenzionati a sottoscrivere il citato CCNL.

Il Tribunale di Bologna chiarisce che il CCNL Assodelivery ed UGL non è valido poiché sottoscritto solo da una sigla sindacale.

Indice

  • La vicenda. La condotta antisindacale del food delivery.
  • La decisione. L’invalidità del CCNL del food delivery.
  • Il commento. L’applicazione della sentenza sul food delivery.
    • Da ricordare

La vicenda. La condotta antisindacale del food delivery.

La vicenda riguarda il giudizio promosso da alcune sigle sindacali.

I sindacati chiedevano l’accertamento della “condotta antisindacale” portata avanti da una delle principali società di food delivery.

Il giudizio per la repressione di una condotta antisindacale è infatti uno dei primi esempi di “azione collettiva”. Al pari delle più recenti class action a promuovere il giudizio sarà un soggetto rappresentativo di una molteplicità di persone.

Le ragioni del giudizio erano essenzialmente due:

  • Secondo i sindacati la stipula di un CCNL sottoscritto solo da Assodelivery e UGL Rider, con esclusione delle altre sigle sindacali, costituiva comportamento antisindacale.
  • la società di Food Delivery avrebbe poi imposto l’accettazione di tale CCNL a tutti i rider, condizionando a tale accettazione la prosecuzione del rapporto lavorativo. In altri termini o firmavi o eri fuori.

La decisione. L’invalidità del CCNL del food delivery.

Il Tribunale di Bologna, con provvedimento del 30 giugno 2021, prima di motivare nel merito, confermava presso di sé la competenza territoriale[1] in quanto

bisogna far riferimento al luogo in cui è stata commessa la condotta antisindacale.

Inoltre, con riguardo all’ammissibilità dell’azione, il Tribunale ricorda come ai rider si debba applicare la disciplina dei CO.CO.CO. (c.d. parasubordinati) a cui – grazie alla previsione dell’art. 2 del D.Lgs. n. 81 del 2015 – si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato.

Di conseguenza, il procedimento per la repressione della condotta antisindacale era pienamente ammissibile.

Passando al merito, il Tribunale di Bologna confermava l’invalidità del CCNL proposto (anzi imposto) dalla società di food delivery, dato che firmato da una sola sigla sindacale.

Nel provvedimento del Tribunale, si osserva inoltre che la norma fa riferimento ai contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e ciò induce a ritenere che non possa essere sufficiente la sottoscrizione di un’unica organizzazione sindacale, se non nel caso in cui essa sia largamente maggioritaria.

Secondo il Tribunale, il potere negoziale necessario per la stipula di un valido CCNL è quindi subordinato al requisito della maggiore rappresentatività comparativa, che deve essere determinato in base nazionale.

Per tali ragioni, il Tribunale ordina:

  1. alla società di food delivery di astenersi dall’applicare detto CCNL ai propri riders.
  2. Accerta e dichiara il carattere discriminatorio e antisindacale prevedere il recesso dal rapporto di lavoro per chi non firmava, ordinando la reintegra del lavoratore mandato via.

[1] Secondo il Tribunale di Bologna “occorre fare riferimento al luogo di commissione del comportamento denunciato e non a quello in cui esso è deliberato, anche quando il medesimo comportamento (deciso con un’unica deliberazione) sia posto in essere in luoghi ricadenti in diverse circoscrizioni giudiziarie.

Il commento. L’applicazione della sentenza sul food delivery.

Una decisione importante ed in linea con la più recente giurisprudenza, ma chi controllerà la sua corretta applicazione? Questo è il principale dubbio.

In altri termini, sappiamo che i compensi previsti dal CCNL non saranno applicabili, ma senza accesso ai dati dei compensi inseriti negli algoritmi di calcolo come si potrà verificare il rispetto di tale decisione?

Indipendentemente dal tipo di lavoro (subordinato, autonomo o co.co.co.), tutti hanno diritto ad una vita ed un lavoro libero e dignitoso.

Tuttavia, se non si obbligano le multinazionali di food delivery a far verificare in via preliminare i dati immessi all’interno dei loro algoritmi il rischio è quello di vanificare il valore delle decisioni dei Tribunali emesse in favore dei lavoratori.

Da ricordare

Il potere negoziale necessario per la stipula di un valido CCNL è subordinato al requisito della maggiore rappresentatività comparativa, che deve essere determinato in base nazionale.

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Avvertenze

Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale. Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.

Photo by Joshua Fernandez on Unsplash

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Antonio Rosetta

Antonio Rosetta

Antonio è un Avvocato specializzato in diritto del lavoro ed in diritto civile. Scrive di class action, prove digitali ed approfondisce i temi legali all'evoluzione del mondo del lavoro.

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