In Italia i lavoratori possono promuovere una class action?

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Dal 19 maggio 2021 è attivo il portale delle class action, dove potranno essere depositate le domande di adesione e visionate le informazioni relative ai giudizi di class action.

La nuova class action esce dal recinto della tutela dei soli consumatori, arrivando a tutelare la generalità dei “diritti omogenei”.

Ma allora è possibile immaginare una class action in materia lavoro?

In breve

Nel presente articolo si risponderà alla domanda se i gruppi di lavoratori possano promuovere delle vere e proprie class action.

Nel novembre 2018, una fabbrica nel West Java (Indonesia) che produceva abbigliamento sportivo per Nike e altri rivenditori internazionali chiudeva, lasciando 2.000 lavoratori senza lavoro.

Secondo le leggi indonesiane sul licenziamento, la maggior parte dei lavoratori avrebbe avuto diritto a 18 mesi di indennità di licenziamento, pari a circa complessivi 4 milioni di dollari.

Si parlava di class action, ma grazie alle lunghe mediazioni tra sindacati, l’associazione WorkersRight, la società coreana Hojeon, Nike e altri rivenditori che acquistavano abbigliamento dalla fabbrica, la società provvedeva a pagare ai lavoratori quanto dovuto.

Ma allora bisogna chiedersi i lavoratori italiani possono oggi promuovere una class action? 

Indice

Cosa tutela una class action?

Il nuovo art. 840 bis cod. proc. civ. prevede la tutela collettiva sono i c.d. diritti individuali omogenei.

Con l’espressione diritti individuali omogenei, si intendono tutti quei diritti risarcitori (a causa di un danno) e restitutori (in caso addebiti illegittimi) che hanno riguardato un gruppo di soggetti danneggiati dalla medesima condotta illecita.

È chiaro che non ci si riferisca a situazioni identiche, dato che ogni danneggiato potrebbe ad esempio aver subito un maggiore o minore addebito di somme, ma ci si riferisce ad una condotta che, riguardato una pluralità di persone, può considerarsi “plurioffensiva”.

Contro chi può essere promossa una class action?

La class action non può essere promossa nei confronti delle persone fisiche, ma solo nei confronti da un’impresa, di un ente gestore di servizio pubblico o di pubblica utilità (si pensi a realtà di fornitura elettrica come l’Enel, o di trasporto pubblico come le Ferrovie di Stato, la Rai, le Poste).

La class action può essere promossa da un gruppo di lavoratori?

La nuova class action può essere promossa da chiunque, a prescindere che si tratti di un consumatore, tanto che anche le imprese possono promuovere class action nei confronti di altre imprese.

I primi commentatori hanno avuto modo di confermare come la nuova disciplina non escluda l’ambito dei rapporti di lavoro o delle relazioni sindacali o industriali1.

Tale azione potrebbe dunque ergersi a vero strumento a tutela dei rider e degli altri lavoratori della gig economy.


1De Santis, Class Action Commento sistematico alla legge 12 aprile 2019, n. 31, p. 76 in Quaderni di Judicium.

La class action a favore dei lavoratori vale anche per vicende di 3 o 4 anni fa?

Il testo della nuova class action esclude di poterla utilizzare per danni subiti prima della sua entrata in vigore.

Per tale ragione, dovrà farsi riferimento alle sole condotte plurioffensive poste in essere dopo il 19 maggio 2021.

Conclusioni

Seppur con ancora diversi elementi da chiarire, questa nuova class action sembra aver maggiori possibilità della precedente versione.

L’azione di classe, non bisogna dimenticare ha quale prima finalità quella di accrescere la fiducia nel funzionamento del mercato e, per converso, di consentire agli imprenditori una valutazione generalizzata dei danni da risarcire. 

In altri termini, qualora la nuova class action si dimostri uno strumento davvero efficace per arrivare a dei risarcimenti potenzialmenti estesi ad una platea enorme, un’impresa prima di porre in essere azioni scorrette o addebitare somme non dovute ci penserà prima.

Tutto ciò con evidente beneficio per tutta la collettività.

Vuoi parlare con un esperto di diritto del lavoro o di class action o avere maggiori informazioni?


Avvertenze

Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale. 
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale. 

Photo by Jamie Templeton on Unsplash

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