È di pochi giorni fa la notizia della decisione della Cassazione di tassare anche le mance dei camerieri, da considerarsi redditi da lavoro. Com’è arrivata la Cassazione a questa conclusione? E chi si occuperà di vigilare su tali redditi?
In breve
La Cassazione impone la tassazione anche delle mance, le quali devono considerarsi reddito da lavoro dipendente.
Punti salienti
Il capo ricevimento di un Hotel a 5 stelle nella Costa Smeralda subiva l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate in ragione di diverse mance “generose”. Secondo il fisco, a solo titolo di mance, il lavoratore avrebbe incamerato circa 84 mila euro in appena un anno. Un chiaro esempio di come la cortesia paghi.
Secondo l’attuale art. 51 del Testo unico delle imposte sui redditi, si prevede una nozione onnicomprensiva di reddito da lavoro dipendente. Nella definizione di reddito da lavoro, non rientrerebbe più soltanto il salario percepito dal datore di lavoro, ma tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo di imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali e collegate al rapporto di lavoro.
In linea con questa definizione, pur se ricevute da clienti e non dal datore,
le mance costituiscono un’entrata sulla cui percezione il dipendente può fare ragionevole se non certo affidamento.
Sul Sole24 si ricorda come una precedente circolare dell’Agenzia delle Entrate (n.3/2018), avesse invero escluso dalla tassazione le donazioni di modico valore, tra cui appunto le mance. Con la nuova pronuncia della cassazione la situazione appare completamente ribaltata. Sono molti ora i dubbi connessi all’effettiva possibilità di effettuare i controlli, dovendo forse ipotizzare forme di agevolazioni basate sulle autodichiarazioni dei lavoratori o su accordi aziendali, come previsto ad esempio in favore dei croupier del casinò di Venezia.
Vuoi parlare con un esperto? Vuoi far valutare il tuo caso o avere maggiori informazioni? Scrivici qui.
Nota bene
Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale.
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.
Photo by Sam Dan Truong on Unsplash
Lo Studio Legale Rosetta è un punto di riferimento nella tutela del lavoro e della invalidità. Il nostro gruppo di professionisti è in grado di assicurarti un servizio legale accessibile e di alto livello.
3 risposte