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Il datore di lavoro ti chiede costantemente di svolgere ore di lavoro straordinario? Potresti avere diritto ad un risarcimento del danno da usura psico-fisica.
In breve: In questo articolo approfondiremo quanto recentemente stabilito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 26450 del 29.09.2021 proprio in materia di lavoro straordinario chiarendo anzitutto cosa si intende per lavoro straordinario, come si calcola, se è possibile rifiutarsi di svolgerlo ed, infine, argomentando la pronuncia della Cassazione, in che misura può essere richiesto dal datore di lavoro.
Punti salienti
Per lavoro straordinario si intende il lavoro prestato oltre il normale orario settimanale di lavoro che, nella maggior parte dei casi, è di 40 ore.
È considerato lavoro straordinario, quindi, quello reso oltre la quarantesima ora settimanale.
Anzitutto la prestazione di lavoro straordinario, per espressa previsione di legge, deve essere computata a parte, deve cioè avere un’apposita voce in busta paga, così da evidenziarne chiaramente l’importo.
Ciò detto le ore di lavoro straordinario devono essere retribuite con le maggiorazioni previste dai singoli contratti collettivi di lavoro, ad esempio (il 15% in più della retribuzione ordinaria per le ore di lavoro comprese tra la 41 e la 48)
La regola generale prevede che il lavoratore possa rifiutarsi di svolgere lavoro straordinario, salvo che ricorrano: a) eccezionali esigenze tecnico-produttive; b) uno dei motivi indicati nel contratto collettivo applicato dal datore di lavoro.
Il lavoro straordinario, sommato al lavoro normale, deve essere contenuto entro il limite massimo settimanale di orario stabilito dai singoli contratti collettivi, e comunque, non eccedere le 48 ore (di media). È previsto anche il limite massimo annuale di 250 ore.
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La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 26450 del 29.09.2021 ha affermato che il dipendente che abbia svolto un numero di ore di lavoro straordinario di gran lunga superiore ai limiti previsti dalla legge e dal CCNL applicato, ha diritto al risarcimento del danno da usura psico-fisica, la cui esistenza è presunta in quanto lesione del diritto garantito dall’art. 36 Cost.
Da ciò consegue che, il lavoratore che abbia reso un numero eccessivo di ore di straordinario, per ottenere il risarcimento del danno da usura psico-fisica, dovrà dimostrare solamente il numero delle ore di straordinario svolte ed il periodo di riferimento.
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Nota bene
Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale.
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.
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