Il 2 febbraio scorso è stato raggiunto l’accordo tra Ministero del Lavoro e sigle sindacali sui nuovi minimi retributivi per i lavoratori domestici.
In base all’accordo raggiunto, a decorrere dal 1° gennaio 2022, cresce lo stipendio di colf, badanti baby-sitter e, in generale, di tutti coloro che sono classificabili come lavoratori domestici.
Punti salienti
- Le ragioni dell’aumento di stipendio
- Chi sono i beneficiari degli aumenti
- Gli aumenti salariali
- Come verificare la correttezza del proprio salario
- Cosa fare se l’importo della busta paga è inferiore a quello della tabella ministeriale
Le ragioni dell’aumento di stipendio
L’art 45 del CCNL Lavoro domestico dell’8 settembre 2020 prevede la costituzione di una Commissione Nazionale presso il Ministero del Lavoro e Previdenza sociale.
Tale commissione è composta dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Tra i compiti principali della Commissione vi è quello di stabilire gli importi dei salari minimi, che devono essere rivalutati ogni anno.
Chi sono i beneficiari degli aumenti
Come anticipato a beneficiare degli aumenti sono colf, badanti, baby-sitter e qualsiasi altro lavoratore cui si applica il CCNL Lavoro domestico, anche se di nazionalità non italiana.
Hai bisogno di una consulenza?
Gli aumenti salariali
Il Ministero ha pubblicato la tabella aggiornata con l’indicazione dei nuovi minimi retributivi, vigenti dal 1° gennaio 2022.
Puoi verificare gli aumenti nella tabella presente sul sito Lavoro.gov.it.
Come verificare la correttezza del proprio salario
Per controllare se il vostro datore di lavoro vi sta riconoscendo una retribuzione adeguata sarà sufficiente compiere questi semplici passaggi:
- Esaminare il proprio contratto di lavoro e vedere il livello d’inquadramento (A, AS, B, BS, C, CS, D, DS);
- Leggere la tabella pubblicata dal Ministero del lavoro così da conoscere il minimo retributivo previsto per il proprio livello d’inquadramento;
- Confrontare l’importo indicato nella busta paga con quello indicato nella tabella ministeriale.
Newsletter
Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato
Cosa fare se l’importo della busta paga è inferiore a quello della tabella ministeriale
Se il vostro datore di lavoro vi riconosce un salario inferiore rispetto a quello indicato nella tabella ministeriale avete diritto ad ottenere l’adeguamento della retribuzione.
Per riuscirci potete rivolgervi ad un legale per esporre il vostro caso e capire come agire per essere tutelati.
Vuoi parlare con un esperto? Vuoi far valutare il tuo caso o avere maggiori informazioni? Scrivici qui.
Nota bene
Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale.
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.
Photo by Marisa Howenstine on Unsplash