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Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha confermato che il datore di lavoro può disdettare un contratto collettivo aziendale, riducendo così la retribuzione dei dipendenti.
Punti salienti
Il contratto collettivo aziendale è un contratto collettivo stipulato dal datore di lavoro con le organizzazioni sindacali rappresentanti dei lavoratori presenti in azienda.
La finalità dei contratti collettivi aziendali è, principalmente, quella di integrare la disciplina dei contratti collettivi nazionali.
I contratti collettivi aziendali possono quindi prevedere, tra le altre cose, voci aggiuntive di retribuzione, aumentando così il salario dei dipendenti.
Una società disdettava il contratto collettivo aziendale che riconosceva ai suoi dipendenti voci aggiuntive di retribuzione.
I dipendenti agivano quindi in giudizio per ottenere il pagamento della parte di retribuzione non corrisposta.
Prima il Tribunale e poi la Corte di Appello di Ancona, tuttavia, accoglievano le difese della società.
La Corte di appello, in particolare, evidenziava come i contratti collettivi aziendali, a differenza di quelli nazionali, sono sottoscritti dal singolo datore di lavoro con le rappresentanze dei lavoratori.
Di conseguenza, il datore di lavoro può sempre recedere dal contratto collettivo aziendale a tempo indeterminato.
Si tratta, infatti, di un’ordinaria ipotesi di recesso unilaterale da contratto.
I lavoratori ricorrevano in Cassazione sostenendo, tra gli altri motivi, la violazione del principio della giusta retribuzione.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14961 dell’11 maggio 2022, rigettava il ricorso dei lavoratori.
I giudici, infatti, ribadivano quanto già sostenuto dalla Corte d’Appello, e aggiungevano che il mancato riconoscimento delle voci aggiuntive di retribuzione – previste dal contratto aziendale disdettato – non viola il principio della giusta retribuzione.
Questo perché la tutela riconosciuta dall’art. 36 Cost. fa riferimento solo alla voce “retribuzione di base” e alla voce “indennità di contingenza”, non anche alle ulteriori voci aggiuntive di retribuzione.
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Se sei un lavoratore dipendente e temi che la tua retribuzione possa essere ridotta, è importante che conosca tutte le voci che la compongono.
È ben possibile, infatti, che alcune voci aggiuntive della tua retribuzione siano previste da un contratto collettivo aziendale.
In tal caso, il datore di lavoro potrebbe disdettare in qualsiasi momento il contratto aziendale, ma solo se previsto a tempo indeterminato.
Per avere maggiori informazioni e conoscere in maniera dettagliata le voci che compongono la tua retribuzione puoi rivolgerti ad un avvocato o ad un consulente del lavoro.
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Nota bene
Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale.
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.
Photo by Dylan Gillis on Unsplash
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