Dalla Cassazione arriva una nuova conferma sui termini per impugnare il licenziamento orale e sulle modalità di impugnazione.
Nel presente articolo si richiama l’orientamento della Cassazione per cui il termine per impugnare il licenziamento orale è di 5 anni.
Punti salienti
La vicenda. Il licenziamento per via orale
La Corte d’Appello di Torino rigettava la domanda del lavoratore di accertamento dell’illegittimità del licenziamento comunicato solo a voce.
Secondo la Corte d’Appello, anche in caso di licenziamento orale, una volta decorsi 60 giorni senza impugnare, il lavoratore perderebbe il diritto a richiedere la reintegra nel posto di lavoro ed il risarcimento per l’ingiusta espulsione.
Tuttavia, questa decisione risultava essere errata, poiché in tal modo la Corte d’Appello parificava il licenziamento orale al licenziamento per iscritto.
Secondo la Cassazione, invece, non vi è nessun obbligo di impugnazione entro 60 giorni, ben potendo il lavoratore presentare direttamente un giudizio di accertamento entro 5 anni dall’avvenuto licenziamento orale.
Hai bisogno di una consulenza?
La decisione
La Cassazione1 ricorda che l’atto del licenziamento costituisce un negozio giuridico unilaterale recettizio, vincolato al requisito della forma scritta, che deve contenere la volontà chiara e definitiva del datore di lavoro di recedere dal rapporto lavorativo.
Pertanto, un licenziamento per essere efficace deve necessariamente essere inviato per iscritto.
Di conseguenza, il termine di 60 giorni è previsto solo se il licenziamento è per iscritto. Diversamente, se intimato a voce, l’unico termine che il lavoratore ha per agire per far valere la sua inefficacia è quello prescrizionale (5 anni).
Newsletter
Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato
Il commento
La sentenza è di rilievo soprattutto con riguardo al lavoro in nero.
Chi ha lavorato in nero ed è stato licenziato oralmente ha a disposizione 5 anni per chiedere di essere riassunto (reintegrato) nel posto di lavoro.
La sentenza si annota infatti per aver confermato che non è nemmeno necessaria la tempestiva/preliminare impugnazione stragiudiziale (tramite comunicazione scritta).
In sintesi, in caso di licenziamento comunicato per iscritto, si avranno a disposizione solo 60 giorni per inviare una prima lettera di impugnazione e i successivi 180 giorni per impugnare in Tribunale il licenziamento.
Nel caso di licenziamento orale il termine è di ben 5 anni.
Da ricordare: l’accertamento del licenziamento orale comporta la reintegra del lavoratore nel posto di lavoro.
Se l’articolo ti è piaciuto o ti è stato utile, faccelo sapere premendo sull’icona del cuore.
Vuoi parlare con un esperto? Vuoi far valutare il tuo caso o avere maggiori informazioni? Scrivici qui.
Nota bene
Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale.
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.
1 Cass. civ., Sez. lavoro, Ordinanza dell’11/01/2019, n. 523
Photo by Guilherme Cunha on Unsplash
2 risposte