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La ristorazione è un settore in cui il lavoro irregolare e lo sfruttamento dei dipendenti sono purtroppo molto diffusi. La recente lettera pubblicata su “ilgazzettino.it” da un cameriere di 59 anni ne è una triste testimonianza.
In breve: in questo articolo esamineremo le principali difficoltà che i lavoratori della ristorazione affrontano e forniremo alcuni consigli su come tutelarsi.
Punti Salienti
Mario, il cameriere che ha scritto la lettera, ha lavorato nel settore per quasi 46 anni e ha raccontato come sia estremamente difficile ottenere un contratto di lavoro a tempo pieno nella ristorazione. Spesso, i dipendenti sono costretti a lavorare senza contratto o con falsi part time, cosa che li rende esposti a sfruttamenti da parte dei datori di lavoro. Mario ha anche descritto come molte società cooperative non versino i contributi per i dipendenti e come i datori di lavoro spesso chiudano e riaprono con una diversa ragione sociale per evitare di pagare i debiti.
Inoltre, lavorare nella ristorazione è fisicamente molto duro, con turni che possono arrivare fino a 16 ore al giorno, soprattutto per gli chef. Non solo, ma molti datori di lavoro non versano i contributi per la pensione dei propri dipendenti, come nel caso di Mario.
La domanda di Mario, quindi, è del tutto comprensibile: perché ci sono così pochi controlli negli hotel, nei ristoranti, nelle ville da cerimonia, nei bar? Come è possibile che esistano casi come quello di Mario? E come ci si può tutelare?
Anzitutto è bene ricordare che il contratto di lavoro deve essere firmato prima di iniziare a lavorare, anche nel caso in cui sia previsto un periodo di prova.
Nel caso in cui il contratto preveda un orario part time dovrà indicare in modo specifico i turni di lavoro previsti durante la settimana.
È possibile verificare se il datore di lavoro stia versando i contributi attraverso il sito dell’INPS.
Le ore di lavoro straordinario – oppure le ore di lavoro supplementare, in caso di contratto part time – devono essere appositamente indicate nella busta paga e devono essere retribuite con la maggiorazione prevista dalla legge o dal CCNL applicato dal datore di lavoro.
In conclusione, il lavoro irregolare nella ristorazione è un problema serio che deve essere affrontato con determinazione. I lavoratori della ristorazione hanno diritto a condizioni di lavoro dignitose e a essere tutelati contro lo sfruttamento. Speriamo che questi consigli possano aiutare a prevenire future violazioni dei diritti dei lavoratori della ristorazione.
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Nota bene
Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale.
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.
Foto di Lefteris kallergis su Unsplash
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