Contratto a Termine: Le Nuove Regole da Conoscere

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Scopri le nuove regole del contratto a termine e come influiscono sul tuo lavoro. Con un recente decreto legge approvato il 5 maggio 2023, sono state fatte alcune modifiche alle ragioni per cui si può utilizzare un contratto a tempo determinato. Ad esempio, se un’azienda ha bisogno di assumere un lavoratore per un progetto di breve durata o per sostituire un dipendente in malattia, può utilizzare un contratto a termine.

Indice

Le Nuove causali del Contratto a Termine

Le ipotesi in cui è possibile ricorrere ai contratti a termine diventano più flessibili e possono essere basate su accordi collettivi o aziendali o concordate tra datore di lavoro e lavoratore. Ad esempio, se un’azienda e un sindacato raggiungono un accordo per assumere lavoratori a termine durante periodi di picco di lavoro, possono farlo senza restrizioni particolari. L’opposizione critica questa scelta, dicendo che favorisce l’incertezza sul lavoro. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, sostiene invece che l’obiettivo non è precarizzare, ma rendere più semplice e corretta la gestione dei contratti.

Le Nuove causali in Vigore dal 5 Maggio 2023

Dal 5 maggio 2023, le nuove causali che consentono di utilizzare un contratto a tempo determinato sono:

a) Nei casi previsti dagli accordi collettivi dell’articolo 51. Ad esempio, se un contratto collettivo stabilisce che possono essere assunti lavoratori a tempo determinato per coprire un aumento della domanda durante il periodo natalizio, l’azienda può farlo senza ulteriori autorizzazioni. b) Se non ci sono previsioni nell’accordo collettivo, per ragioni tecniche, organizzative o produttive concordate tra le parti entro il 30 aprile 2024. c) Per la sostituzione di altri lavoratori.

Durata Massima del Contratto a Termine

Ricorda che un contratto a tempo determinato può durare al massimo 24 mesi.

Per i primi 12 mesi è possibile stipulare contratti a termine senza far riferimento ad alcuna delle causali indicate in precedenza. Per periodi superiori, invece, sarà necessario indicare una delle nuove causali.

Proroga del Contratto a Termine

Per quanto riguarda la proroga di un contratto a termine, va ricordato che:

  • E’ possibile fare al massimo 4 proroghe.
  • Se la proroga supera i 12 mesi, deve essere prevista una causale specifica. Ad esempio, se un’azienda proroga un contratto a tempo determinato per un altro anno, deve indicare una causale valida.
  • Le proroghe non possono superare i 24 mesi. Pertanto, qualora si superi il limite dei 24 mesi il contratto si trasformerà a tempo indeterminato.

Rinnovo del Contratto a Termine

Per quanto riguarda il rinnovo del contratto, tieni presente quanto segue:

  • In seguito alla conversione del decreto 48/2023 il contratto a tempo determinato può essere liberamente rinnovato per i primi 12 mesi.
  • In seguito al superamento dei 12 mesi è necessario prevedere una delle causali sopra indicate.
  • Se il contratto precedente durava fino a 6 mesi, puoi rinnovare dopo 10 giorni. Ad esempio, se un contratto a termine di 3 mesi scade e l’azienda decide di rinnovarlo, può farlo dopo 10 giorni dal termine del contratto precedente.
  • Se il contratto precedente durava più di 6 mesi, puoi rinnovare dopo 20 giorni. Ad esempio, se un contratto a tempo determinato di 9 mesi scade e l’azienda decide di rinnovarlo, può farlo dopo 20 giorni dal termine del contratto.
  • Non puoi superare i 24 mesi totali con vari rinnovi, in caso contrario il contratto si trasformerà a tempo indeterminato.

Conclusione: Cosa Devi Sapere

Se hai un contratto a termine, non può durare più di 24 mesi. Se supera questo limite, diventa un contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, se durante il contratto a termine si fanno proroghe o rinnovi senza rispettare le regole sopra indicate, hai diritto alla trasformazione del contratto a tempo indeterminato senza dover aspettare il superamento dei 24 mesi.

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Nota Bene

Questo articolo è stato scritto solo per fornire informazioni generali sulle ultime novità normative e giurisprudenziali riguardanti argomenti trattati dallo Studio Legale. Non è un parere legale né sostituisce una consulenza personalizzata

Foto di Leon Seibert su Unsplash

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