Il mondo del lavoro non esclude il diritto al TFR per gli stagionali. Scopriamo insieme come funziona.
La regola che tutti devono conoscere è la seguente: il TFR per i dipendenti privati viene versato al termine del rapporto di lavoro.
Lo stesso vale per gli stagionali.
Per approfondire l’argomento leggi l’articolo “entro quanto tempo va pagato il TFR”
Gli stagionali sono, dal punto di vista legale, lavoratori subordinati a tempo determinato. Questo significa che, pur nella loro brevità di impiego, il TFR è parte integrante delle loro spettanze di fine rapporto.
Data la natura breve e predeterminata del lavoro stagionale, il TFR arriva in busta paga a pochi mesi dall’assunzione, proprio al termine del contratto. In pratica, il lavoratore stagionale incassa il TFR insieme all’ultima busta paga.
Negli ultimi anni, si è creata confusione riguardo al versamento dei ratei di TFR in busta paga.
Questo perché tra il 2015 e il 2018, il legislatore ha permesso ai lavoratori del settore privato di ricevere il TFR mensilmente.
Oggi questa opzione non è più valida, nemmeno per gli stagionali. Il TFR arriva con l’ultimo stipendio mensile.
In breve, per gli stagionali, il TFR è un diritto consolidato, un ulteriore somma (oltre alla retribuzione del mese) che arriva alla fine del contratto di lavoro.
Niente anticipi mensili, ma il diritto di ricevere quanto spetta al momento giusto.
Nota bene
Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale.
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una consulenza.
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