Vuoi sapere se hai diritto alla tredicesima ed alla quattordicesima per il lavoro in nero?
Ai fini dell’applicazione di tutte le voci retributive, il lavoratore ha l’onere di provare che il datore di lavoro abbia aderito al CCNL di cui ha chiesto l’applicazione.
Indice
Con ricorso depositato dinanzi al Tribunale di Velletri, una lavoratrice operante nel settore della logistica e trasporto merci sosteneva di aver svolto in nero le mansioni di addetta all’etichettatura dei capi di abbigliamento stoccati nel magazzino.
Il Tribunale di Velletri dava ragione alla lavoratrice, precisando tuttavia di non poter riconoscere, nel caso specifico, il diritto tredicesima e della quattordicesima per le seguenti ragioni.
Secondo il Tribunale di Velletri, in assenza della prova da parte del lavoratore che il datore di lavoro applicasse ai propri dipendenti il CCNL di cui si è richiesta l’applicazione, non spetterà la 14ma mensilità a titolo di indennità sostitutiva dei permessi non goduti, trattandosi di istituti di diretta derivazione pattizia.
In altri termini, senza la prova che il datore di lavoro abbia aderito al CCNL richiesto, non si potranno pretendere gli ulteriori vantaggi riconosciuti dalla Contrattazione Collettiva.
Diversamente, con riguardo alla retribuzione ed al T.F.R., poiché dovuti per legge, non sarà necessario provare che il datore di lavoro abbia aderito al CCNL, ma si potranno utilizzare i parametri previsti nel CCNL anche in via indiretta.
La retribuzione minima ed il T.F.R. sono infatti dei parametri che costituiscono espressione della giusta retribuzione. Si legge nella sentenza che
in assenza di elementi di segno contrario, il contratto collettivo rappresenta il più adeguato strumento per determinare il contenuto del diritto alla retribuzione, anche se limitatamente ai titoli contrattuali che costituiscono espressione, per loro natura, della giusta retribuzione, con esclusione, quindi, dei compensi aggiuntivi e delle mensilità aggiuntive oltre la tredicesima.
Tribunale Velletri, Sez. lavoro, Sent., 13/04/2021
La pronuncia del Tribunale di Velletri è utile a sottolineare l’importanza di dare prova dell’effettiva applicazione del CCNL da parte del datore di lavoro.
Da tale prova deriva infatti la possibilità di far riconoscere anche le voci retributive ulteriori, tra cui appunto la quattordicesima.
Il lavoratore che svolge la sua attività in modo irregolare (“in nero”) oltre alla prova della subordinazione, ai fini dell’accoglimento totale della propria domanda, dovrà anche dare prova dell’effettiva applicazione del CCNL di cui richiede l’applicazione.
Tale prova potrà essere fornita nel caso in cui:
In quest’ultimo caso, il rinvio al CCNL permetterà anche di superare le eventuali clausole peggiorative inserite nel contratto individuale.
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Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale. Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.
Photo by Cristina Gottardi on Unsplash
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