Licenziato perché su Facebook durante l’orario di lavoro

Licenziato perché su Facebook durante l’orario di lavoro - Studio Legale Rosetta

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In breve: In questo articolo approfondiremo quanto chiarito dalla giurisprudenza in tema di licenziamento in caso di navigazione su Facebook durante il lavoro.

Punti salienti

La vicenda

Con sentenza 9 ottobre 2021, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Cosenza ha dichiarato la legittimità del licenziamento adottato da una Società nei confronti del dipendente attivo su Facebook durante l’orario di lavoro. Nella fattispecie il collaboratore aveva utilizzato il social network mentre conduceva un veicolo aziendale. Il Giudice, ritenuta la sussistenza delle condotte contestate, negate dal lavoratore, ha ritenuto la sanzione espulsiva legittima e proporzionata alla mancanza addebitatagli.

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Gli obblighi in capo al dipendente di tutela della salute e della sicurezza

Come si può evincere dalla disamina della sentenza in commento, ritenuti provati i fatti contestati, risultava evidente come il dipendente fosse venuto meno ai propri obblighi in materia di tutela della salute e della sicurezza.

In proposito, è bene rammentare che nel rapporto di lavoro subordinato, all’obbligo del datore di lavoro di adottare tutte le misure necessarie per tutelare l’integrità fisica dei suoi collaboratori si accompagna quello dei lavoratori stabilito dall’art. 10 del D.Lgs. n. 81/2008 di prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro.

Nel caso di specie il Giudice adito ha infatti sottolineato come la reiterata condotta oggetto del licenziamento avesse “integrato gli estremi di una condotta violativa di regole minimali di prudenza” e, considerata la sua natura, fosse stata idonea a giustificare il provvedimento espulsivo anche in termini di proporzionalità.

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La proporzionalità della sanzione

In merito a tale ultima questione giuridica appare evidente la centralità occupata nel decisum in esame della peculiarità della mansione svolta dal lavoratore.

A questo proposito, più di ogni commento appare significativo il seguente passaggio della sentenza

I fatti sussistono, dunque, e certamente giustificano il provvedimento espulsivo anche in termini di proporzionalità, considerata la particolare natura dell’attività svolta e il grado massimo di attenzione che deve pretendersi da chi si pone alla guida di un automezzo, a protezione dell’incolumità degli utenti del servizio e più in generale della sicurezza della circolazione stradale.

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Nota bene

Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale. 
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale. 

Photo by Austin Distel on Unsplash

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4 risposte

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