Punti salienti
Coloro che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale rischieranno una sanzione economica di € 100 dall’Agenzia delle Entrate. I controlli saranno effettuati direttamente dal Fisco, sulla base dei dati contenuti nel sistema tessera sanitaria (su cui è registrata la situazione vaccinale).
Tale sanzione vale anche per coloro che compiranno i 50 anni entro il 15 giugno 2022.
Tale obbligo vaccinale non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, comprovata dal medico curante.
Il D.L. n. 1/2022 impone dal 15 febbraio 2022 al possesso del green pass “per l’accesso ai luoghi di lavoro nell’ambito del territorio nazionale”. La medesima norma chiarisce poi che il possesso del green pass rafforzato (ossia la certificazione rilasciata solamente ai guariti o vaccinati) è controllato dal datore di lavoro per coloro “che svolgono l’attività lavorativa, a qualsiasi titolo, nei luoghi di lavoro”.
Come noto, la possibilità di ricorrere allo smart working semplificato è stata prorogata fino al 31 marzo 2022. Puoi approfondire questo argomento sul nostro articolo Una panoramica sullo smart working.
Pertanto, i lavoratori che non svolgono attività lavorativa recandosi fisicamente in azienda o in ufficio, ma lavorino esclusivamente da remoto in smart working, non hanno l’obbligo di green pass e il loro datore di lavoro non ha titolo per effettuare controlli.
Deve però ricordarsi che il governo ha già chiarito in passato come il ricorso allo smart working non possa però rappresentare un escamotage per aggirare l’obbligo di green pass. Puoi approfondire questo argomento sul nostro articolo Smart working e green pass.
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In base al D.L. n. 1/2022 i lavoratori over 50 in smart working non hanno obbligo di green pass ma, al tempo stesso, dal 1° febbraio dovranno obbligatoriamente essere vaccinati, indipendentemente dal fatto che lavorino o meno, se non vogliano incorrere nella sanzione da 100 euro.
Inoltre, salvo che non si stia già svolgendo l’attività lavorativa completamente in smart working, non si potrà tentare di aggirare l’obbligo di green pass rafforzato chiedendo al proprio datore di lavoro di iniziare a lavorare sempre da remoto.
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Nota bene
Il presente articolo ha il solo scopo di fornire informazioni di carattere generale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali relative ai temi trattatati dallo Studio Legale.
Di conseguenza, non costituisce un parere legale né può in alcun modo considerarsi come sostitutiva di una specifica consulenza legale.
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